BALDINI A RUOTA LIBERA

21.08.2011 18:04

Domenica 21 agosto è stata pubblicata da "Il Tirreno" una lunga intervista a Marco Baldini. La pubblichiamo qui intergralmente:

La Meridien mette la parola fine al basket parlato e inizia il lungo cammino che la porterà all’esordio in campionato. Da lunedì 22 la squadra si allenerà al Palameridien tutte le sere alternando sedute di atletica ad altre di tattica, e il 2 settembre giocherà la sua prima gara amichevole in casa contro il Green Team Pistoia. Un periodo di preparazione importante, sia per le attese di cui è ricoperta la squadra sia per capire in quanto tempo coach Marco Baldini riuscirà a inserire i nuovi acquisti, due dei quali arrivati in ruoli determinanti. Una Meridien uscita non rivoluzionata ma sicuramente rinforzata dal mercato. Ed è proprio il condottiero dei biancoblù a presentare quella che si annuncia come una stagione dalle ambizioni forti ma anche ricca di avversari tosti. “Non vedo l’ora di iniziare – attacca – dal mercato è uscita una formazione intrigante e ora la palla passa a noi”.

-          Dal mercato è uscita una squadra decisamente rinforzata: la promozione è un obiettivo alla portata?

“Lo sarà se saremo pronti a reggere la pressione di un campionato dove ci aspettano tutti al varco, dove alzare l’asticella degli obiettivi vuol dire proteggere anche la squadra e vivere ogni partite con serenità. Certamente la società ha compiuto un ottimo lavoro sul mercato, raggiungendo tutti gli obiettivi, e questo tesoretto non va disperso ma valorizzato. Monzecchi, Fracassini e Zita aumentano sicuramente il nostro tasso tecnico, ma saranno utili solo inseriti bene nel nostro contesto. Se saranno figure a sé stanti, serviranno a poco”.

-          Cosa ti aspetti da un giocatore come Monzecchi?

“Mi auguro che porti esperienza, carisma, leadership. E’ un giocatore che in Dnc può e deve fare la differenza non solo a livello di punti, ma anche mentalmente, con la sola presenza, che dovrà preoccupare gli avversari. Con Paolo ha già parlato e gli ho detto due cose semplici: se pensa di giocare in Dnc in punta di piedi commetterà un grosso errore, ma dovremo essere bravi tutti noi ad aiutarlo”.

-          Fracassini e Zita avranno anch’essi ruoli determinanti?

“Fracassini è un lungo che ha in area il suo regno e che ci permette di avere quelle soluzioni interne che l’anno scorso abbiamo mostrato a sprazzi. E’ un lungo che ha esperienza di categorie superiori pur essendo giovane, cresciuto molto in questi anni e maturo per fare un grande campionato. Zita è giovane ma lo scorso anno ha dimostrato di poter stare in queste categorie, da lui mi aspetto molto”.

-          Il fatto che allenerai la squadra dall’inizio dell’anno costituirà un altro grande vantaggio?

“Non sta a me dirlo, ma ho certamente l’occasione di lavorare al 100% con i miei metodi, senza dover perseguire un risultato per forza. Quando sono arrivato a dicembre 2010 la squadra era settima e dovevamo risalire in fretta, adesso useremo questo mese di preparazione per completare la costruzione di un edificio già solido dalle fondamenta”.

-          C’è un giocatore dal quale ti aspetti una grande stagione o nitidi miglioramenti?

“Per noi sarà importante la squadra, non il singolo, perché in ogni partita avremo un protagonista diverso, messo in condizione dai compagni. Abbiamo cambiato poco negli esterni e mi aspetto quindi una crescita da questi giocatori, che però dovranno parlare la stessa lingua con i nuovi”.

-          Si prospetta un campionato di grande equilibrio: quale avversario temi di più?

“Temere non è la parola giusta, direi che ho rispetto di tutte le squadre: sulla carta Piombino, Bottegone e Carrara sono molto buone, Altopascio tende a minimizzare ma ha fatto una squadra migliore dello scorso anno, dalla Sardegna arriverà qualche sorpresa. Sarà una stagione durissima, con un livello sicuramente superiore, perciò dovremo essere pronti sin dalla prima partita”.

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