UNIEURO-FABIANI: IL COMMENTO DI ANDREA NICCOLAI

17.11.2015 18:29

La partita di Forlì ha visto per la prima volta la Fabiani subire un avversario per gran parte del match. Merito di una Unieuro che ha confermato le proprie qualità di squadra solida e costruita per vincere. L’analisi della gara di coach Andrea Niccolai non assume comunque toni da disfatta. “Forlì – dice Andrea - ha avuto un vantaggio di stazza e centimetri in ogni ruolo, vantaggio che ha sfruttato sopratutto in post basso e a rimbalzo dove ci hanno sovrastato. Oltre a questo è stato un fattore la profondità del loro roster della che ruotando otto giocatori di spessore ha impresso al match un'intensità atletica per 40' che noi attualmente non possiamo sostenere”. È anche vero che al Palafiera è andata in scena la versione di Monsummano meno brillante. “Sicuramente l'Unieuro – prosegue il coach biancoblu - è stata la squadra che ha messo più a nudo i nostri

limiti di stazza e di organico. Per essere pronti a questo livello, migliorare e sopperire al gap tecnico-fisico è necessario allenarsi con grande competitività, durezza ed intensità durante la settimana cosa che speriamo di riuscire ad ottenere con il recupero definitivo e completo degli infortunati”. La parte più bella della trasferta forlivese è stata sicuramente la standing ovation riservata a Niccolai prima e dopo la partita, due minuti di applausi, cori e striscioni che hanno commosso il coach biancoblù. “Una standing-ovation straordinaria ed spontanea – commenta Andrea, che nel 1995 con uno dei suoi tiri ignoranti ha portato Forlì per la prima volta in A1 - per questo ancora più bella e gratificante delle solite targhe o premi vari. La riconoscenza per vittorie, emozioni e sacrifici vissute insieme è rara così come la memoria collettiva. Ricevere un tributo così speciale da tutto il pubblico a distanza di vent'anni dalla mia esperienza a Forlì è stato straordinario sopratutto perchè testimonia il segno lasciato sia sul piano umano che sportivo”. Adesso Monsummano deve resettare questa sconfitta e preparare al meglio le prossime due partite, importantissime in chiave salvezza: domenica a Ponte Buggianese contro Trecate, fanalino di coda della classifica, e il sabato successivo a Torino. “Pensiamo ad una partita alla volta – chiude Andrea – quella con Trecate è una partita insidiosa, che tra l’altro non potremo giocare sul nostro campo. Dobbiamo battere i piemontesi per distanziarli nettamente in classifica. Loro naturalmente giocheranno per vincere e restare attaccati al treno salvezza quindi ci vorrà grande umiltà e concentrazione”

 

—————

Indietro